L’approccio sistemico relazionale considera l’individuo come immerso nel contesto relazionale, sociale e culturale in cui vive. Esso fonda i suoi assunti sugli studi della scuola di Palo alto e dell’antropologo Gregory Bateson, che per primo elabora il concetto di soggetto contestuale e pone le basi per la teoria della comunicazione.
Secondo Bateson la personalità dell’individuo si costruisce e struttura partendo dalle relazioni (processi interattivi) che l’essere umano instaura con l’ambiente e gli altri individui. Ogni persona non è quindi un’entità a se stante, ma centro di un’infinita rete di relazioni con gli altri ed il mondo che lo circonda, in cui ciascun membro si influenza a vicenda.Possiamo dunque comprendere il mondo interno di ciascun individuo, il suo modo di vivere e di pensare le emozioni soltanto tenendo in considerazione l’intero contesto relazionale in cui si muove ed il modo in cui interagisce con le sue persone di riferimento (familiari, amici, partner,colleghi di lavoro…).
In questo contesto la scuola di Palo Alto si concentra sul ruolo fondamentale rivestito dalla comunicazione: non solo quella verbale e manifesta, ma anche e soprattutto quella non verbale. Ogni atto è un atto comunicativo: ogni gesto, parola, silenzio o decisione rappresenta un messaggio ed uno scambio di informazioni tra l’individuo ed il suo sistema di riferimento.
La terapia sistemico – relazionale è, per il suo particolare approccio, un modello psicoterapeutico particolarmente indicato per le terapie familiari e di coppia, ma che può essere utilizzato anche in ambito di psicoterapia individuale. La terapia sistemico relazionale individuale è, infatti, molto diffusa, anche perché spesso è complicato coinvolgere l’intero nucleo familiare.
Il singolo individuo, pur entrando da solo nella stanza di terapia, porta infatti sempre con sé tutte le relazioni significative che lo hanno influenzato.
La terapia sistemico relazionale secondo il modello EIST, prevede anche la possibilità di percorsi misti (alternare una parte di lavoro individuale ed una parte con la convocazione della famiglia estesa).
Il percorso terapeutico è calibrato su misura del singolo individuo, si focalizza sul presente partendo dal qui ed ora della domanda portata in terapia, ma tenendo conto di come la storia familiare (fino alla terza generazione) ha influenzato le interazioni ed il modo di affrontare i problemi. La durata del trattamento è di solito breve, anche se il numero e la frequenza delle sedute dipendono dal tipo di problematica riscontrata.
Il mio modello psicoterapeutico di riferimento pone una grande attenzione alla diagnosi esplicativa: oltre alla descrizione del disturbo (diagnosi descrittiva) vengono sottolineate le risorse ed i punti di forza della persona, secondo una visione olistica e globale dell’individuo.Nel contesto di terapia ogni sintomo viene interpretato come un segnale di un disagio più complessivo di tutto il sistema (familiare, amicale, di lavoro…): il “paziente designato” è soltanto l’inconsapevole portavoce di un disagio dell’intero gruppo e ciascun membro porta il suo contributo al mantenimento o al cambiamento della situazione in atto. Pertanto apportare un cambiamento in una componente del sistema porterà modificazioni all’intero gruppo: interpretare in ottica sistemica le questioni svela che problemi apparentemente scollegati possono essere in realtà intimamente legati tra loro.
Scopo finale della terapia è quello di modificare i modelli e le dinamiche disfunzionali presenti attraverso un processo di co-costruzione che coinvolge attivamente terapeuta e individuo/famiglia, al fine di elaborare una strategia terapeutica specifica che promuova un processo di cambiamento e porti a nuove soluzioni ed al benessere della persona.

STRUMENTI PRATICI DI LAVORO

Nel mio lavoro utilizzo diversi strumenti propri della terapia sistemico relazionale, come pure di altri approcci, spesso riletti in ottica sistemica quali:

  • la scrittura terapeutica e lo storytelling
  •  il genogramma
  •  reframing ed interventi paradossali
  •  prescrizioni (compiti specifici da fare in seduta o a casa)
  •  tecniche grafiche
  • songtherapy
  • lavoro con immagini e fotografie
  • tecniche di rilassamento e regolazione emotiva